Rispetto
al fattore perturbante, che siano correnti correnti costiere, maree o
moto ondoso, ed alla dimensione dei sedimenti, il loro trasporto può
avvenire sia in sospensione che sul fondo. Si considerano due
principali tipologie di trasporto:
- Trasversale alla linea di riva: in caso di attacco frontale e non frontale;
- Longitudinale alla linea di riva: in caso di attacco non frontale;
Trasporto
trasversale alla linea di riva
La
dinamica del litorale varia a livello stagionale in relazione alle
mareggiate. Durante l'inverno inizialmente si ha un'asportazione del
materiale più fine, poi quelli di dimensioni maggiori che vengono
depositati nella zona più vicina alla linea di riva, mentre quelle
più fini rimangono più a lungo in sospensione andando a depositarsi
al largo. Questo avviene in maniera continua provocando l'erosione
del litorale, almeno nella stagione invernale, mentre nella stagione
estiva, si può recuperare il materiale fino depositato al largo.
Tuttavia la presenza dell'uomo e l'antropizzazione delle coste
interferisce con questi processi, provocando sia azioni erosive per
le quali è necessario pensare alla realizzazione di opere di
protezione del litorale.
Oltre
alla creazione della barre
longitudinali durante il periodo invernale, si creano anche delle
berme,
che
si presentano come larghe spiagge sopratutto nel periodo estivo dove
le onde sono meno severe. Il materiale fino si accumula sulla
spiaggia a spese della berma che si irripidisce fino ad arrivare ad
un profilo di equilibrio stabile dipendente dal diametro del grano
del sedimento.
Il
trasporto si può valutare partendo dall'analisi delle tensioni
tangenziali al fondo; si utilizzano formule mutuate dalle condizioni
di moto permanente, o diversamente con formule globali che si basano
sullo scostamento del profilo dalla condizione di equilibrio.
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